- I CRITERI E L’IDEA PROGETTUALE
Gli istituti dovranno essere innovativi da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, ma anche ripensare gli spazi, favorendo l’apprendimento e l’apertura al territorio.
Lo stesso ministro Giannini definisce i criteri che dovranno rispettare questi 52 progetti. “I progettisti” spiega, “dovranno immaginare istituti dotati di spazi didattici innovativi, ad alta prestazione energetica, con aree verdi fruibili. Scuole belle, attrattive che favoriscano l’apprendimento e l’apertura all’esterno, che diventino punti di riferimento per il territorio. Il cambiamento culturale che abbiamo immaginato con la Buona Scuola passa anche da qui, dal ripensamento degli spazi educativi per una scuola più accogliente, da vivere sempre, anche in orario extra scolastico”.
Lo scorso ottobre l’architetto e senatore a vita Renzo Piano ha reso noto un prototipo di scuola del futuro, ideato in collaborazione con il pedagogista Franco Lorenzoni e lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, che potrà fungere da ispirazione per i partecipanti.
Ulteriore ispirazione è data dall’Asilo in legno realizzato da Mario Cucinella a Guastalla (Reggio Emilia), in tempi record, nel cuore dell’Emilia Romagna colpita dal sisma 2012. Un modello di struttura altamente efficiente e al tempo spesso realizzata su parametri inclusivi.
L’Asilo realizzato da Mario Cucinella a Guastalla (Reggio Emilia), considerato uno dei più innovativi esempi di edilizia scolastica
realizzati in Italia negli ultimi anni ed inserito dallo stesso governo nelle Slide di presentazione del concorso per le #ScuoleInnovative
Ma ancora si hanno la Scuola materna a Pozzuolo Martesana (Mi), il Campus per l’infanzia a Provaglio d’Iseo (Bs), il Nuovo Polo Scolastico di Monzambano (Mn).
Nello stesso scorso ottobre 2015 è stato inoltre diffuso uno schema di bando che ha fissato obiettivi, criteri di valutazione e premi del contest di cui si è in attesa della versione ufficiale.
Tra i principali punti le proposte progettuali presentate dai candidati dovranno tenere conto delle seguenti finalità:
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- realizzazione di ambienti didattici innovativi, a partire dalle esigenze pedagogiche e didattiche e dalla loro relazione con la progettazione degli spazi;
- sostenibilità ambientale, energetica ed economica: rapidità di costruzione, riciclabilità dei componenti e dei materiali di base, alte prestazioni energetiche, utilizzo di fonti rinnovabili, facilità di manutenzione;
- presenza di spazi verdi fruibili che arricchiscono l’abitabilità del luogo;
- relazione della soluzione progettuale con l’ambiente naturale, con il paesaggio e con il contesto di riferimento anche in funzione didattica;
- apertura della scuola al territorio: la scuola come luogo di riferimento per la comunità;
- coinvolgimento dei soggetti interessati e loro partecipazione attiva;
- permeabilità e flessibilità degli spazi, fruibilità di tutti gli ambienti;
- attrattività degli spazi anche al fine di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica;
- concezione dell’edificio come strumento educativo finalizzato allo sviluppo delle competenze sia tecniche che sensoriali;
- attenzione alla presenza di spazi per la collaborazione professionale e il lavoro individuale dei docenti;
- presenza di spazi dedicati alla ricerca, alla lettura e alla documentazione;
- concezione e ideazione degli spazi nell’ottica del benessere individuale e della socialità.
Criteri di valutazione delle proposte progettuali
La commissione di esperti (nominata dal MIUR) valuterà le proposte sulla base dei seguenti criteri:
- qualità architettonica – max 20 punti
- qualità dell’inserimento nel contesto urbano ed ambientale – max 10 punti
- qualità e novità delle soluzioni architettoniche in riferimento alla didattica e alla relazione con l’ambiente naturale e progettazione di spazi verdi – max 20 punti
- funzionalità e flessibilità nella definizione degli spazi scolastici – max 10 punti
- accessibilità, fruibilità e sicurezza della struttura e dei suoi diversi ambienti – max 10 punti
- qualità delle soluzioni tecniche e tecnologiche e scelta dei materiali in riferimento al benessere degli occupanti – max 5 punti
- sostenibilità economica – max 10 punti
Clicca qui per lo schema di bando
Clicca qui per il decreto 3 novembre 2015, n° 860, che definisce l’obiettivo del concorso